NICO VALSESIA E’ IN PARTENZA “FROM ZERO… TO EVEREST”!! PRONTI PER LA SFIDA?

Nico Valsesia è quasi pronto: pochi mesi e la più grande impresa dell’atleta avrà inizio.

 

Il conto alla rovescia è iniziato. Il nostro atleta si sta preparando per partire per la sua più grande impresa: la scalata verso l’Everest.

Tutto avrà inizio alla metà di Aprile: Nico comincerà con un primo mese di acclimatamento alle temperature e all’aria rarefatta. Dopo di che… Si parte! 1300 km in bici dall’India (punto di partenza), sino a raggiungere la valle del Khumbu, in Nepal. Seguiranno 100 km di corsa verso il campo base del monte Everest e poi l’ultima fase della sua impresa, la scalata verso la vetta più alta.

Nel mentre, Nico e il dottor Andrea Fossati, nutrizionista dell’atleta, si stanno organizzando per far fronte allo sforzo sovraumano che dovrà sostenere. Ce la farà il nostro atleta? Lo scopriremo a breve…

 

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SUA MAESTA’ IL PANCAKE!

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

30 gr. di farina d’avena (anche aromatizzata, potete trovarla da noi o in qualche negozio di integrazione e alimentazione sportiva)

100 ml. di albume

100 gr. di frutti rossi

PREPARAZIONE

Frullare l’albume con la farina d’avena, sino ad ottenere un composto schiumoso. Dopodiché, scaldare una padella antiaderente a fiamma bassa e aggiungere il composto, coprendolo con un coperchio.

Quando, dopo 3 min. circa, il composto inizia ad addensarsi e inizia ad essere cotta la parte a contatto con la padella, noterete che sarà possibile sollevarlo dalla padella. Non appena anche la parte superiore inizia a compattarsi, girare sull’altro lato il pancake con l’aiuto di una spatola o di un piatto.

Sarà sufficiente un altro minuto di cottura, dopodiché, potete impiattare guarnendolo con 100 gr. di frutta fresca, che inizierà ad ammorbidirsi a contatto con il pancake caldo.

Vi consigliamo delle alternative per renderlo più saporito e goloso:

  • Farine aromatizzate presenti in commercio (sono farine al 100% avena con un poco di edulcoranti e i più svariati aromi, quali cacao, vaniglia, gianduia…).
  • Se usate una farina semplice, senza aromi, potete unire all’impasto del dolcificante con del succo di limone, oppure un cucchiaio di caffè solubile, o del cacao.
  • Sbizzarritevi con le guarnizioni finali: frutta secca, marmellate senza zuccheri,  ecc, …

Questa è solo una delle infinite varianti possibili. A breve ve ne presenteremo altre!

ECCO UNA COLAZIONE O UNO SPUNTINO ALTAMENTE NUTRIENTE E SAZIANTE: INFATTI L’ALBUME NON PRESENTA GRASSI ED E’ ALTAMENTE PROTEICO (TRA L’ALTRO LE SUE PROTEINE HANNO IL PIU’ ALTO VALORE BIOLOGICO TRA QUELLE DI ORIGINE ANIMALE), MENTRE LA FARINA D’AVENA E’ UN CARBOIDRATO A BASSO INDICE GLICEMICO E RICCO DI FIBRA SOLUBILE. PER BILANCIARE CORRETTAMENTE IL PASTO A LIVELLO DI MACRONUTRIENTI AGGIUNGETE UNA DECINA DI MANDORLE OPPURE 2 NOCI.

Per porzione:

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FAME NERVOSA E COME SUPERARLA: NON MANCARE L’8 FEBBRAIO!

8 Febbraio 2020: incontro di presentazione sulla fame nervosa e come gestirla, con la nostra psicologa, dott.ssa Francesca Tripari.

La tendenza a mangiare in risposta ad emozioni negative, quali l’ansia, la depressione o la rabbia, viene comunemente definita “Fame nervosa” e consegue all’incapacità di distinguere la fame reale da altri stati interni.

Come diventare consapevoli e come smettere di essere preda delle proprie emozioni? La risposta che vi diamo è la Mindful Eating, ossia la consapevolezza alimentare.

In questo primo incontro, vi parleremo della natura della fame nervosa e vi presenteremo un percorso di consapevolezza e autogestione, che, per chi vorrà adervirvi, verrà suddiviso in 4 incontri, dove vi insegneremo:

  • Come riconoscere la fame nervosa e i suoi meccanismi automatici
  • Come gestirla con la Mindful Eating, diventando consapevoli delle proprie emozioni
  • Piccoli esercizi e pratiche di consapevolezza alimentare
  • Come recuperare l’uso dei 5 sensi e riconoscere gli stimoli di fame e sazietà

DOVE E QUANDO

Centro Emmea, Via Carlo Pisacane, 6, San Vittore Olona (MI)

8 FEBBRAIO 2020, ORE 10.00-11.30

INGRESSO LIBERO, SU PRENOTAZIONE.

PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMA IL NUMERO DEL CENTRO 0331-512139. 

Aperto a tutti coloro che hanno intenzione di dedicarsi del tempo

 

 

 

 

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ORECCHIETTE INTEGRALI ALLE CIME DI RAPA

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

200 gr. di cime di rapa

50 gr di orecchiette integrali

Peperoncino q.b.

2 filetti di acciuga sott’olio

10 gr. di olio EVO

1 spicchio d’aglio

Sale q.b.

PREPARAZIONE

Pulire e lessare le cime di rapa in acqua leggermente salata per 10 minuti dalla bollitura, oppure cuocerle a vapore per 15-20 minuti circa.

Una volta pronte, far bollire le orecchiette integrali; nel mentre, preparare in una padella un goccino d’acqua, l’aglio tagliato a pezzettini e iniziare a scaldare. Non appena l’aglio sarà dorato, aggiungere le cime di rapa, precedentemente lessate e saltarle, aggiungendo i due filetti d’acciuga e il peperoncino.

Una volta scolata la pasta al dente, versatela nella padella e ultimate di saltare il tutto aggiungendo un cucchiaio di olio, per circa un minuto.

Impiattare e servire. Non dimenticate di aggiungere un buon secondo come fonte di proteine (100 gr. di carne o di pesce ad esempio).

LE CIME DI RAPA FANNO PARTE DELLE BRASSICACEE, OSSIA LA FAMIGLIA DEI CAVOLI E DEI CAVOLFIORI. SONO MOLTO RICCHE DI SALI MINERALI E VITAMINE (FERRO, FOSFORO, CALCIO, VITAMINA A, ALCUNE DEL GRUPPO B E C). QUESTO CONFERISCE LORO IMPORTANTI PROPRIETA’ ANTIOSSIDANTI, RIMINERALIZZANTI E DEPURATIVE. NOTEVOLE E’ IL LORO CONTENUTO DI FOLATI. HANNO, ALTRESI’, UN ALTO CONTENUTO DI FIBRE.

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ALLENAMENTI A CASA E DIETA: SCOPRI COME PRESSO IL CENTRO EMMEA!

Allenamenti a casa: allenati con noi una volta al mese, riproduci la scheda a casa e torna per il check dei risultati: tenersi in forma anche a casa è possibile!

 

Il 25 Gennaio si apre il ciclo di 5 incontri per allenarti comodamente da casa: un nuovo percorso da intraprendere insieme per essere in forma per l’estate.

Il programma del corso prevede:

  • 1 allenamento insieme una volta al mese, dove ti proponiamo un circuito con l’utilizzo di elastici, bottiglie e lavoro a corpo libero da riprodurre a casa;
  • un check dei risultati e cambio allenamento ad ogni incontro successivo.

Quali sono i benefici? Un aiuto alla perdita di peso, tonicità e benessere!

Leggi in questo articolo l’esperienza di Gloria:

https://www.centroemmea.it/dieta-e-allenamento-a-casa-gloria-perde-9-kg-e-torna-a-vedersi-bene/

DOVE

Centro Emmea, Via Carlo Pisacane, 6, San Vittore Olona (MI)

GLI APPUNTAMENTI

  • 25/01
  • 22/02
  • 28/03
  • 18/04
  • 23/05

PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMA IL NUMERO DEL CENTRO 0331-512139. PRIMA PROVA € 10.

SCARICA IL VOLANTINO, CLICCA QUI: ALLENAMENTI A CASA

 

 

 

 

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ZUPPETTA DI LENTICCHIE AL PROFUMO DI ALLORO

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

80 gr. di lenticchie decorticate

½ cipolla bionda tagliata fine

2 foglie di alloro

1 spicchio di aglio per insaporire

Sale e pepe q.b.

10 g. di olio extravergine

Eventuali aromi graditi (peperoncino, un pizzico di curcuma per dare colore, ecc…)

50 gr. di pasta integrale (molto adatto il formato ditalini)

PREPARAZIONE

Prendere un coccio e lasciare imbiondire i cubetti di cipolla con un poco di acqua per qualche minuto. Dopo di che riporre le lenticchie e versare dell’acqua fredda sino a coprirle, aggiungendo l’alloro, il pepe, l’aglio e gli eventuali aromi graditi. Lasciate andare il tutto a fiamma bassa con coperchio per circa 20-30 minuti, verificando che l’acqua vada assorbendosi senza attaccare. Nel frattempo, mescolate poco e delicatamente per non romperle.

Controllate il livello di cottura delle lenticchie: se gradite la lenticchia più al dente saranno sufficienti 15-20 minuti circa, se preferite una lenticchia dalla consistenza più morbida, che si presenta come una zuppetta, arrivate sino a 20-30 minuti (tutto dipende anche dal quantitativo di lenticchie: per esempio 400 gr per quattro persone richiederanno un tempo di cottura un poco più lungo di una porzione singola). Ricordate, inoltre, che il coccio richiede una cottura leggermente più lunga, se utilizzate una padella, molto probabilmente cuoceranno prima.

Quando si è raggiunta la consistenza desiderata, spegnere la fiamma, aggiungere un cucchiaio di olio extravergine, il sale e lasciare riposare un poco. Infine, servire il piatto unendolo a 50 gr di carboidrati derivanti da cereali (ad esempio pasta integrale, ditalini di grano saraceno, farro o anche gallette o del pane integrale).

In questo modo avrete un piatto nutrizionalmente perfetto, con tutto il profilo amminoacidico completo!

L’UTILIZZO DI LENTICCHIE DECORTICATE CONSENTE DI CUOCERE PIU’ RAPIDAMENTE IL LEGUME, LO RENDE PIU’ DIGERIBILE E PIU’ FACILMENTE ASSIMILABILE, EVITANDO COSI’ I NOTI PROBLEMI DI GONFIORE ADDOMINALE E DIFFICOLTA’ DIGESTIVA. INFATTI, LE SOSTANZE INCRIMINATE PER TALI DISTURBI SI TROVANO PROPRIO NELLA BUCCIA. NUTRIZIONALMENTE, LE LENTICCHIE DECORTICATE VARIANO POCO RISPETTO A QUELLE SECCHE, VI SARA’ SOLTANTO MENO FIBRA. INOLTRE, SI PRESTANO MEGLIO PER LE ZUPPE, POICHE’ FORNISCONO PIU’ DENSITA’ AL PIATTO.

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IL MASSAGGIO LINFATICO MANUALE: IL METODO EMIL VODDER

Il Metodo Emil Vodder è una metodica di massaggio che utilizza manovre a bassa pressione per stimolare la circolazione linfatica,  esplicando, quindi, il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.

Le origini

Pensate che la conoscenza parziale del sistema linfatico risale sin all’antica Grecia. Si tratta del complesso di capillari, vasi linfatici e organi del nostro organismo adibiti al drenaggio e alla circolazione della linfa degli interstizi presenti tra le cellule. Il primo a gettare le basi del linfodrenaggio, tecnica che agevola l’attività del sistema linfatico, fu un chirurgo austriaco e, poi, la sua metodica fu ripresa da un dottore in biologia, Emil Vodder. Quest’ultimo sviluppò il massaggio drenante linfatico che chiamò “drenaggio linfatico manuale secondo il metodo Vodder”.

L’efficacia

Questo tipo di massaggio si rivela efficace anche quando non si deve risolvere un problema prevalentemente estetico, ma ci si trova di fronte a situazioni patologiche. L’efficacia del massaggio linfatico, oltre che alla precisione della spinta, ha la peculiarità di avere una giusta direzione; la linfa segue un percorso a senso unico, durante il quale passa nei linfonodi, dove avviene un processo di purificazione, prosegue nel dotto toracico e nel dotto linfatico, per poi tornare nel sangue attraverso le vene succlavie.

Ha una peculiarità che lo contraddistingue dagli altri massaggi: si effettuano manovre circolari sulle maggiori stazioni linfonodali di apertura, partendo alla base del collo. Se non si approccia con questa metodologia, non è da considerare un massaggio linfatico drenante.

I benefici

Gli effetti e i benefici del massaggio linfatico drenante sono molteplici:

  • effetto anti edemi e viene utilizzato in presenza di gonfiori, ristagni che si localizzano in genere sugli arti inferiori o superiori .
  • Effetto cicatrizzante, quando su di una parte del corpo sono presenti delle ferite o ulcere.
  • Effetto immunizzante: l’aumento delle difese immunitarie è uno dei processi più importanti, il trattamento aiuta a risolvere problemi causati dell’acne, dalle ferite accidentali.
  • Effetto rigenerante, fondamentale in campo estetico per mantenere più a lungo possibile un aspetto giovanile, restituire ai tessuti una vitalità nuova.
  • Effetto rilassante: il trattamento manuale molto lento e ritmico assicura sempre un effetto rilassante; ci si sottopone al massaggio linfatico se ansiosi o affaticati e ridona benessere psicofisico.
  • Effetto stimolante sulla microcircolazione, fondamentale per la prevenzione ed il trattamento di disturbi quali cellulite e couperose.

In conclusione, quindi,  si tratta di un massaggio adatto sia in campo terapeutico con eventuali bendaggi, sia in campo estetico.

 

Elena Roberta Ferrario

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PARMIGIANA LIGHT DI MELANZANE

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

150 gr. di melanzana

100 gr. mozzarella light

70-100 gr. di passata di pomodoro

20 gr. di grana grattugiato

5 gr. di olio

3-4 foglie di basilico

1 spicchio di aglio

Sale q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare una melanzana a rondelle di circa un cm di altezza, cuocerle alla griglia e metterle da parte.

Dopo di che preparare il sugo di pomodoro per la parmigiana light, riponendo in una pentola la passata di pomodoro (fate attenzione che sia una passata 100% pomodoro, senza sale e zuccheri aggiunti), 5 gr. di olio, un pizzico di sale, 3-4 foglie di basilico e 1 spicchio di aglio per insaporire, che andrà poi tolto a fine cottura. Cuocere a fiamma lenta per circa 10 minuti cercando di mantenere una consistenza piuttosto densa.

Ultimata la cottura del sugo, riporre su una teglia rivestita da carta da forno, nell’ordine, uno sopra l’altro: una fetta di melanzana grigliata, uno strato di sugo, una fetta di mozzarella e ripetere una seconda volta. Infine, coprire con un’ultima fetta di melanzana e aggiungere un poco di sugo, una spolverata di grana e una fogliolina di basilico.

Cuocere in forno preriscaldato a 200° in modalità grill per 10 minuti circa, sino a lasciar fondere la mozzarella light.

Guarnire con foglie di basilico fresche e servire.

RICORDIAMO DI FARE ATTENZIONE ALLE PASSATE DI POMODORO IN COMMERCIO. INFATTI, DI FREQUENTE, SE NE TROVANO VERSIONI ARRICCHITE CON SALE, NUMEROSI ADDITIVI E, SOPRATTUTTO, ZUCCHERO. LO ZUCCHERO, INFATTI, HA UN POTERE CONSERVANTE (IN QUANTO CATTURA ACQUA COME IL SALE) E CONTRASTA L’ACIDITA’ DEL POMODORO, RENDENDOLO PIU’ APPETIBILE. RICORDARSI, INFINE, DI PREDILIGERE PASSATE DI POMODORO PRODOTTE IN ITALIA.

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LA VITAMINA C: PREVENIAMO L’INFLUENZA E NON SOLO!

La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile indispensabile per l’organismo. Già più di un secolo fa ci si rese conto che la sua carenza era causa di una grave malattia: lo scorbuto. Tuttavia, ad oggi, sono state scoperte molte altre importanti funzioni che essa svolge. La vitamina C, infatti, è un potente antiossidante e coadiuva l’assorbimento del ferro nell’intestino. Partecipa, inoltre alla sintesi del collagene (una proteina adibita alla rigenerazione del tessuto connettivo di pelle, legamenti e ossa), aiuta a combattere condizioni di stress e recenti studi confermano che sia una valida terapia antitumorale. Ancor più nota è la sua efficacia immuno protettiva da infezioni batteriche, raffreddori e influenze di stagione.

Quindi, è evidente come tale vitamina sia fondamentale per la vita, tanto che la maggior parte degli esseri viventi è in grado di produrla e sintetizzarla da sé. Tuttavia, vi sono delle eccezioni, poiché ad alcune specie manca l’enzima chiave necessario alla sua sintesi; tra queste le cavie, le scimmie e anche l’uomo. Di conseguenza, il nostro fabbisogno può essere soddisfatto dal solo apporto dietetico e diviene fondamentale per noi introdurla dall’esterno, attraverso l’alimentazione e l’integrazione.

Questo fattore comporta per l’uomo il rischio di incorrere in gravi e pericolose carenze, a maggior ragione se si tiene presente che, trattandosi di una vitamina idrosolubile, la Vitamina C viene trattenuta per non più di tre-quattro ore nel nostro corpo e viene facilmente smaltita, attraverso sudore e urine. Per questo motivo andrebbe assunta diverse volte al giorno.

Le fonti ideali da cui assumerla sono prodotti freschi quali frutta e verdura, poiché la Vitamina C è molto instabile al calore e rischia di essere distrutta con la cottura degli alimenti (tra gli alimenti con maggior contenuto ricordiamo kiwi, agrumi, fragole, papaya, ortaggi a foglia verde, broccoli, pomodori, etc.). Purtroppo, ad oggi se consideriamo la freschezza dei nostri alimenti, conservati per lunghi mesi in serre, nella maggior parte dei casi il contenuto effettivo di Vitamina C sarà andato perduto, motivo per cui consigliamo di utilizzare un buon integratore concentrato, per essere certi di assumerne un quantitativo adeguato.

Ma quanta assumerne? La dose solitamente consigliata dai parametri nazionali ed europei è di circa 60-90 mg al giorno. Tuttavia, tale quantitativo risale ai primi studi effettuati sulla Vitamina C, quando era nota come sola causa di prevenzione dello scorbuto. Dati i numerosi benefici emersi negli ultimi anni e considerato quanto indispensabile sia per il nostro organismo, recenti studi confermano che il quantitativo di Vitamina C dovrebbe arrivare sino a 2 grammi circa, distribuiti nell’arco della giornata.

 

Andrea Fossati

Elisabetta Amoruso

 

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POLPETTE LIGHT DI ZUCCHINE, RICOTTA E BASILICO

INGREDIENTI PER DUE PORZIONI

2 zucchine medio piccole

200 gr di ricotta

Un uovo intero

6 foglie di Basilico

Sale

3 cucchiai di pangrattato integrale (40 gr. circa)

PREPARAZIONE

Lavare le zucchine e grattugiare a julienne. Strizzarle per far perdere l’acqua contenuta e, dopo averle riposte in un contenitore, mescolarle con la ricotta (precedentemente colata), l’uovo, il sale e il basilico spezzettato.

Amalgamare tutti gli ingredienti per ottenere un impasto omogeneo (se troppo morbido aggiungere un poco di pangrattato).

Formare le polpette a mano, all’incirca della stessa dimensione, e passarle nel pangrattato. Metterle su una teglia rivestita da carta da forno e cuocerle in forno preriscaldato a 200 ° per circa 20 minuti.

LA RICOTTA VACCINA E’ ALTAMENTE CONSIGLIATA NELLE DIETE IPOCALORICHE, ESSENDO UNO DEI POCHI FORMAGGI A BASSO CONTENUTO DI GRASSI. UN’ALTERNATIVA PUO’ ESSERE LA RICOTTA DI CAPRA, DAL SAPORE PIU’ MARCATO, ANCHE SE PRESENTA UN CONTENUTO UN POCO PIU’ ELEVATO IN GRASSI. RICORDIAMO DI FARE ATTENZIONE A CHI E’ INTOLLERANTE AL LATTOSIO: INFATTI, SOLO I FORMAGGI STAGIONATI A PASTA DURA, COME IL GRANA, NE HANNO UN CONTENUTO QUASI INESISTENTE E SONO BEN TOLLERATI.

Per porzione (metà degli ingredienti):

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